L'allarme è partito proprio dalla Francia, nazione dove ha sede la casa che le produce, ma si è sparso in tutto il mondo, Italia compresa. Parliamo dei rischi per le pazienti che anni fa hanno deciso di ricorrere alla mastoplastica ed hanno utilizzato protesi per il seno della PIP (Poly Implant Prothese).
L'Agenzia francese per la sicurezza sanitaria (AFSSAPS) ha infatti richiamato 30 mila donne sottoposte a mastoplastica consigliando di rimuovere queste protesi "per pura precauzione" e non per un'immediata urgenza, anche se non fossero danneggiate.
Per l'Afssaps non vi sono, ad oggi, dati in possesso per concludere che ci sia un rischio di contrarre un tumore nelle donne con protesi mammarie con gel di silicone di marca PIP, ma i rischi di rottura e l'irritabilità cutanea del gel sono ben stabiliti.
Per quanto riguarda l'Italia arrivano le prime comunicazioni dal alcuni enti come l'Ausl di Cesena che informa di non aver mai acquistato nè utilizzato per gli interventi di ricostruzione del seno protesi mammarie prodotte da tale azienda.
Dello stesso tenore il comunicato dell'Istituto Humanitas di Rozzano vicino Milano che non ha mai utilizzato negli interventi di mastoplastica le protesi Pip. A diffondere la notizia è lo stesso istituto, che vuole così rassicurare le diverse pazienti operate all'Humanitas. «Le protesi mammarie Pip - dice una nota del centro - non sono mai state utilizzate presso l'Istituto Clinico Humanitas nell'ambito della Chirurgia Plastica, ricostruttiva ed estetica. Lo confermano, dopo puntuale verifica, la direzione dell'Istituto e i responsabili delle Unità Operative di Chirurgia Plastica dell'ospedale, il dott. Simone Grappolini e il prof. Marco Klinger».
«Le protesi utilizzate a Varese sono da sempre di produzione statunitense, assolutamente sicure e di elevata qualità». È il messaggio con cui l'ospedale di Circolo di Varese rassicura le donne operate nella struttura sanitaria.
L'Istituto europeo di oncologia, esordisce il comunicato, «desidera rassicurare le sue pazienti precisando che: non è attualmente dimostrato un legame causa-effetto fra le protesi Pip e l'insorgenza di tumori del seno.