Oggi vogliamo segnalarvi questo video che, con l'ausilio di tecniche grafiche in 3d, ricostruisce a grandi linee come viene effettuato un intervento di aumento seno. E' in spagnolo, ma abbastanza comprensibile.
In rete poi si trovano molti video riguardanti la mastoplastica addittiva, se non vi impressiona un pochino di sangue anche questo sara' lluminante.
Come avviene la ricostruzione: si tratta di inserire una protesi in una "tasca", creata chirurgicamente, dietro la ghiandola mammaria o dietro il muscolo pettorale. Si puo' accedere dall'areola intorno al capezzolo, dal solco sottomammario o addirittura, spingendoci piu' in la', dalla parte ascellare.
Le incisioni sono nascoste e invisibili dato che corrisponderanno alle pieghe naturali dell'ascella o della mammella. Le protesi per aumento seno sono nella maggioranza dei casi riempite con gel di silicone oppure rivestite esternamente con silicone con al loro interno una soluzione fisiologica. In passato venivano usate anche altre sostanze come olio di soia, idrogel ecc ma sono state abbandonate nel corso degli anni.
E' importante sapere che le protesi non fanno sviluppare tumori, non esplodono in aereo e che, in caso di mammografia, è bene avvertire il radiologo perchè possa provvedere ad uno studio piu' approfondito. Il silicone non è dannoso per l'organismo e non genera disturbi ,tuttavia , dopo un operazione di aumento seno si puo' avere una reazione fibrosa periprotesica ,ovvero una cicatrizzazione esuberante che circonda la protesi che causa indurimento del seno e, raramente ,dolore, espressione tipica di un intolleranza ai tessuti da parte dell'organismo.
Oppure, almeno dopo i primi dieci anni dall'intervento, potrebbe avvenire una rottura della protesi che, con la fuoriuscita del gel, provochera' una deformazione della mammella, conseguentemente sara' necessario un nuovo intervento chirurgico.
In rete poi si trovano molti video riguardanti la mastoplastica addittiva, se non vi impressiona un pochino di sangue anche questo sara' lluminante.
Come avviene la ricostruzione: si tratta di inserire una protesi in una "tasca", creata chirurgicamente, dietro la ghiandola mammaria o dietro il muscolo pettorale. Si puo' accedere dall'areola intorno al capezzolo, dal solco sottomammario o addirittura, spingendoci piu' in la', dalla parte ascellare.
Le incisioni sono nascoste e invisibili dato che corrisponderanno alle pieghe naturali dell'ascella o della mammella. Le protesi per aumento seno sono nella maggioranza dei casi riempite con gel di silicone oppure rivestite esternamente con silicone con al loro interno una soluzione fisiologica. In passato venivano usate anche altre sostanze come olio di soia, idrogel ecc ma sono state abbandonate nel corso degli anni.
E' importante sapere che le protesi non fanno sviluppare tumori, non esplodono in aereo e che, in caso di mammografia, è bene avvertire il radiologo perchè possa provvedere ad uno studio piu' approfondito. Il silicone non è dannoso per l'organismo e non genera disturbi ,tuttavia , dopo un operazione di aumento seno si puo' avere una reazione fibrosa periprotesica ,ovvero una cicatrizzazione esuberante che circonda la protesi che causa indurimento del seno e, raramente ,dolore, espressione tipica di un intolleranza ai tessuti da parte dell'organismo.
Oppure, almeno dopo i primi dieci anni dall'intervento, potrebbe avvenire una rottura della protesi che, con la fuoriuscita del gel, provochera' una deformazione della mammella, conseguentemente sara' necessario un nuovo intervento chirurgico.