Molte donne interessate ad un intervento per l'aumento seno si saranno sicuramente chieste quali rischi possa presentare l'intervento di mammoplastica nell' allattamento del loro futuro bimbo.
Le paure sono note: puo' il silicone passare nel bimbo attraverso il latte ed essere ingerito? Il piccolo potrebbe sviluppare delle patologie?
Si è cercato di analizzare il latte materno post parto di donne che erano ricorse ad un'operazione di aumento seno e di quelle senza protesi. Non si è avuto un riscontro di aumento di silicio nel primo caso. C'è da dire che al giorno d'oggi, nel nostro ambiente, composti silici sono presenti in larga scala e che quindi è difficile stabilire se un'eventuale presenza nel latte è da imputare a protesi mammarie o ad inquinamento ambientale.
Per il dottor Javier Cerqueiro Mosquera l'allattamento materno è compatibile con protesi mammarie di silicone che non danneggiano lo sviluppo del bebè.
Il problema invece per chi è ricorso al chirurgo per l'operazione di aumento del seno puo' essere legato alla forma delle mammelle che si presenterà successivamente. E' notorio che il volume del seno al momento dell' allattamento aumenta portando la pelle ed i tessuti che sostengono la protesi a tirarsi e cedere leggermente. Al termine della fase dell'allattamento, quando il volume cede per riportarsi allo stato pre parto, potrebbe essere necessario un intervento di mastopexia, che è quella procedura chirurgica che risolleva e modella un seno rilassato. E' realizzata con anestesia locale e non lascia cicatrici.
Ecco speigato perchè molte future mamme prima di ricorrere al bisturi per aumentare il proprio seno, attendono di aver svezzato i propri piccoli per poi godersi il nuovo decollete senza rischi di rilassamento.
Le paure sono note: puo' il silicone passare nel bimbo attraverso il latte ed essere ingerito? Il piccolo potrebbe sviluppare delle patologie?
Si è cercato di analizzare il latte materno post parto di donne che erano ricorse ad un'operazione di aumento seno e di quelle senza protesi. Non si è avuto un riscontro di aumento di silicio nel primo caso. C'è da dire che al giorno d'oggi, nel nostro ambiente, composti silici sono presenti in larga scala e che quindi è difficile stabilire se un'eventuale presenza nel latte è da imputare a protesi mammarie o ad inquinamento ambientale.
Per il dottor Javier Cerqueiro Mosquera l'allattamento materno è compatibile con protesi mammarie di silicone che non danneggiano lo sviluppo del bebè.
Il problema invece per chi è ricorso al chirurgo per l'operazione di aumento del seno puo' essere legato alla forma delle mammelle che si presenterà successivamente. E' notorio che il volume del seno al momento dell' allattamento aumenta portando la pelle ed i tessuti che sostengono la protesi a tirarsi e cedere leggermente. Al termine della fase dell'allattamento, quando il volume cede per riportarsi allo stato pre parto, potrebbe essere necessario un intervento di mastopexia, che è quella procedura chirurgica che risolleva e modella un seno rilassato. E' realizzata con anestesia locale e non lascia cicatrici.
Ecco speigato perchè molte future mamme prima di ricorrere al bisturi per aumentare il proprio seno, attendono di aver svezzato i propri piccoli per poi godersi il nuovo decollete senza rischi di rilassamento.