E' bello credere che ci faremo strada nel mondo del lavoro contando sul proprio talento, sulle proprie capacità, la propria professionalità, l'impegno applicato costantemente, ma probabilmente non basterà. Ci vuole altro. La bellezza? Forse, anzi sicuramente.
Bitter lawyer, un sito specializzato di avvocati, ha chiesto nello specifico, alle donne americane se un'operazione chirurgica di aumento seno possa portare benefici nel lavoro.
Il 58% delle intervistate ha risposto in maniera affermativa, per il 23% è "totalmente irrilevante" e il 19% dice che è "un suicidio della carriera".
Stiamo parlando di una carriera lavorativa particolare del mondo femminile, quella degli avvocati donna. Negli Stati Uniti le "avvocatesse" debbono mostrarsi sicure, intraprendenti,aggressive nell'affrontare le loro cause. L'intervento di aumento seno a questo punto puo' risultare utile per qualcuna di loro. I chirurghi americani nei loro 350mila interventi del 2008 hanno confermato che "una percentuale decente" dei loro clienti esercitava la professione di avvocato.
Laura Triplett ,professoressa che fa corsi sulle "implicazioni sociali del proprio aspetto" alla California State University di Fullerton, dice che il nuovo impatto che avrà una donna operata per un aumento del seno nel suo ufficio dipenderà dal sesso del suo datore di lavoro: "è ovvio che l'impatto positivo si avrà in misura maggiore se il suo capo è un uomo". Se il boss fosse di sesso femminile invece ci potrebbe essere una reazione critica.
In uno studio condotto dalla University of Florida, i ricercatori hanno riscontrato che vi è una correlazione positiva tra una donna che ricorre ad un'operazione di aumento seno e l'incremento di autostima registrato successivamente. Tutto cio'si traduce in un maggior successo lavorativo? "Si', dice Denise, un avvocato che vuole mantenere anonima la propria identità, a Bitter Lawyer. "Mano mano che passavano gli anni mi sentivo sempre meno sicura, quando ho poi impiantato protesi mammarie, mi sono sentita meglio e credo che il tutto abbia avuto impatti positivi sul mio lavoro".
Secondo il chirurgo plastico Sharon Giese c'è una relazione tra chi ricorre all' aumento seno per avere piu' chance sul lavoro e chi invece no ed è relativa a quante taglie di aumento desiderano. "Le donne in carriera vogliono soltanto una taglia maggiore mentre le altre ne chiedono due in piu'". Per il dottor Giese una taglia maggiore è sufficiente a migliorare la percezione del senso di sè, cio' che serve per affrontare meglio il proprio lavoro.
Bitter lawyer, un sito specializzato di avvocati, ha chiesto nello specifico, alle donne americane se un'operazione chirurgica di aumento seno possa portare benefici nel lavoro.
Il 58% delle intervistate ha risposto in maniera affermativa, per il 23% è "totalmente irrilevante" e il 19% dice che è "un suicidio della carriera".
Stiamo parlando di una carriera lavorativa particolare del mondo femminile, quella degli avvocati donna. Negli Stati Uniti le "avvocatesse" debbono mostrarsi sicure, intraprendenti,aggressive nell'affrontare le loro cause. L'intervento di aumento seno a questo punto puo' risultare utile per qualcuna di loro. I chirurghi americani nei loro 350mila interventi del 2008 hanno confermato che "una percentuale decente" dei loro clienti esercitava la professione di avvocato.
Laura Triplett ,professoressa che fa corsi sulle "implicazioni sociali del proprio aspetto" alla California State University di Fullerton, dice che il nuovo impatto che avrà una donna operata per un aumento del seno nel suo ufficio dipenderà dal sesso del suo datore di lavoro: "è ovvio che l'impatto positivo si avrà in misura maggiore se il suo capo è un uomo". Se il boss fosse di sesso femminile invece ci potrebbe essere una reazione critica.
In uno studio condotto dalla University of Florida, i ricercatori hanno riscontrato che vi è una correlazione positiva tra una donna che ricorre ad un'operazione di aumento seno e l'incremento di autostima registrato successivamente. Tutto cio'si traduce in un maggior successo lavorativo? "Si', dice Denise, un avvocato che vuole mantenere anonima la propria identità, a Bitter Lawyer. "Mano mano che passavano gli anni mi sentivo sempre meno sicura, quando ho poi impiantato protesi mammarie, mi sono sentita meglio e credo che il tutto abbia avuto impatti positivi sul mio lavoro".
Secondo il chirurgo plastico Sharon Giese c'è una relazione tra chi ricorre all' aumento seno per avere piu' chance sul lavoro e chi invece no ed è relativa a quante taglie di aumento desiderano. "Le donne in carriera vogliono soltanto una taglia maggiore mentre le altre ne chiedono due in piu'". Per il dottor Giese una taglia maggiore è sufficiente a migliorare la percezione del senso di sè, cio' che serve per affrontare meglio il proprio lavoro.