Non è una novità. Già qualche anno dopo la caduta del muro i dentisti ungheresi si erano imparati a parlare qualche parola di italiano. Serviva. Ogni giorno aumentavano le richieste degli italiani che arrivavano a Budapest per rifarsi ponti o corone, ma ora il turismo della salute si è allargato anche alla chirurgia plastica. Sono molte infatti le donne che si recano all'estero per un' operazione di aumento seno. I vantaggi sono noti: il risparmio. Un intervento di aumento seno puo' costare in Italia fino a diecimila euro, interamente pagato dalla paziente, gli appoggi economici del servizio sanitario nazionale, a meno che non si tratti di un'operazione non estetica, non sono ovviamente previsti.
Senza scomodarsi ed arrivare in India, Brasile o Stati Uniti d'America che hanno gia' un turismodel benessere ben sviluppato, le donne italiane cercano vicino a voi. L'Estonia è un paese che vanta molti centri di ricostruzione chirurgica, è ad un'ora di volo e tecnologicamente parlando non se la passa male. Belgrado, ex Jugoslavia e ora Serbia, è un'altra città molto frequentata dai pazienti italiani. Dopo la guerra ha cercato di tirarsi su' ed oggi vanta i migliori locali notturni d'Europa, è un perenne cantiere di palazzi e alberghi ed i suoi chirughi estetici vanno sempre piu' affermandosi.
Ma la parte del leone sembra farla la Tunisia. Meta vacanziera molto in auge viene ora presa come riferimento per le operazioni di aumento del seno.
"Mi sono trovata benissimo", dice Tiziana di Roma, una radio ascoltattrice intervenuta in diretta su Radio Dj nella trasmissione mattutina di Platinette del 25 marzo 2009. "In Italia mia avevano chiesto 8500 per un intervento di aumento seno. Avevo un problema di simmetria ed esteticamente il mio seno era bruttissimo, un problema che mi portavo dall'adolescenza. Potevo andare anche "in convenzione" con le strutture pubbliche ma in quel caso l'attesa era di 6 anni. Mi sono affidata ad un'agenzia italiana che ha fatto da mediatrice per il mio intervento in Tunisia. Li' mi sono trovata benissimo, assistita 24 ore su 24, i medici erano francesi e la struttura fantastica. Per una settimana di soggiorno, intervento al seno, alloggio per l'accompagnatore in un albergo a 5 stelle, viaggio con aereo ho speso 3500 euro. Lo rifarei assolutamente".
Il professor Maurizio Vignoli, sotto le cui mani sono passate molte star dello spettacolo, mette in guardia pero' dall' esasperata ricerca del "prezzo piu' basso". La spesa minore ha sempre un motivo, puo' essere dovuta alla scarsa qualità delle protesi. Un conto poi è affidarsi ad un medico che ha trent'anni di esperienza, altro invece ad un ragazzino che ha appena fatto un corso di qualche mese all'estero.
Sul piatto della bilancia della convenienza c'è da aggiungere anche che ,nel caso di eventuali e non
rarissime correzioni post operatorie per l'intervento di aumento seno, la scomodità è garantita, cosi' come le spese di nuovi viaggi che dovranno essere affrontate.
Ma la parte del leone sembra farla la Tunisia. Meta vacanziera molto in auge viene ora presa come riferimento per le operazioni di aumento del seno.
"Mi sono trovata benissimo", dice Tiziana di Roma, una radio ascoltattrice intervenuta in diretta su Radio Dj nella trasmissione mattutina di Platinette del 25 marzo 2009. "In Italia mia avevano chiesto 8500 per un intervento di aumento seno. Avevo un problema di simmetria ed esteticamente il mio seno era bruttissimo, un problema che mi portavo dall'adolescenza. Potevo andare anche "in convenzione" con le strutture pubbliche ma in quel caso l'attesa era di 6 anni. Mi sono affidata ad un'agenzia italiana che ha fatto da mediatrice per il mio intervento in Tunisia. Li' mi sono trovata benissimo, assistita 24 ore su 24, i medici erano francesi e la struttura fantastica. Per una settimana di soggiorno, intervento al seno, alloggio per l'accompagnatore in un albergo a 5 stelle, viaggio con aereo ho speso 3500 euro. Lo rifarei assolutamente".
Il professor Maurizio Vignoli, sotto le cui mani sono passate molte star dello spettacolo, mette in guardia pero' dall' esasperata ricerca del "prezzo piu' basso". La spesa minore ha sempre un motivo, puo' essere dovuta alla scarsa qualità delle protesi. Un conto poi è affidarsi ad un medico che ha trent'anni di esperienza, altro invece ad un ragazzino che ha appena fatto un corso di qualche mese all'estero.
Sul piatto della bilancia della convenienza c'è da aggiungere anche che ,nel caso di eventuali e non
rarissime correzioni post operatorie per l'intervento di aumento seno, la scomodità è garantita, cosi' come le spese di nuovi viaggi che dovranno essere affrontate.